- SI DICONO GIUDEI -
Yaakow Wise, studioso di genealogie ebraiche, ha fatto
ricerche sull'ascendenza del
LATO FEMMINILE
della famiglia Wojtyla.
Karol alloggiava in una
casa il cui proprietario, Balamut, era ebreo.
Ebrea era Ginka Beer, più grande di un paio d'anni, che
abitava al piano di sopra, e che, per prima, lo avvicinò al teatro.
Ebrei erano molti compagni di scuola, come Jerzy Kluger
e poi
Zygmunt Selinger, Leopold Zweig; e Poldek Goldberger,
che giocava a pallone da portiere, come Wojtyla.
Wise si dice convinto che Wojtyla
fosse ebreo.
«come storico ebreo, ho accesso ad informazioni che
sono chiuse ad altri storici»
- Wise -
Il nome Kaczorowsky apparse al Wise come un'adattamento
polacco di un nome ebraico
estremamente conosciuto nel mondo yddish:
KATZ.
La nonna si chiamava Marianna Scholz , altro nome
ebraico (Schulz, Schulze).
Tutti questi nomi sono frequenti nel cimitero ebraico
di BialaBielsko,
la città ove proveniva la famiglia della mamma di
Karol.
Con un lignaggio materno fino alla terza generazione
Karol Wojtyla poteva
certamente essere considerato come un ebreo integrale.
"Karol Wojtyla era un ebreo integrale; se avesse
chiesto la cittadinanza israeliana,
lo Stato ebraico avrebbe dovuto riconoscergliela"
- Wise -
"Il registro di nascita nella sacrestia
della chiesa di "nostra Signora
del Perpetuo Soccorso",
registra l'evento:`
Nato il 18 - 5 - 1920
CAROLUS JOSEPHUS WOJTYLA
Padre: Carolus, funzionario militare.
Madre: KACZOROWSKA Emilia, figlia di
Feliks e Maria Schultz"
- His Holiness, p. 18 -
Carol Bernstein - Marco Poletti -
Gli autori affermano anche che:
"La famiglia era di origine lituana, ma era
nata nel 1884 in Slesia,
UNA PROVINCIA DI LINGUA TEDESCA DELL'IMPERO
AUSTRO-UNGARICO
APPENA AD OVEST DELLA GALIZIA"
- Sua Santità, p.18 -
Karol Wojtyla affermò di
essere "LITUANO" da parte di madre ma non esistono cognomi simili.
Kaczarowska pronuncia CAZAROSCA.
Molti ricercatori hanno immaginato che Wojtyla
fosse metà Polacco e metà CAZARO.
Secondo il sistema matriarcale KHAZARO egli non sarebbe
neppure considerato Polacco.
Sotto: KAROL WOJTYLA ad ASTANA:
Bisogna essere molto prudenti quando si parla di
"ebrei", allontanandoci da ogni
dotrina imposta dal sistema che vorrebbe esaltare o
distruggere delle singole razze.
Queste grossolane semplificazioni servono unicamente al
potere, non certo alla comprensione.
Moltissimi ebrei sono Talmudisti-Cabalisti
e ferocemente anticristiani ma
certamente
non tutti gli ebrei sono Talmudisti.
I Talmudisti si trovano in totale
opposizione al CULTO DELL'UNICO DIO DI ISRAELE e rigettano la Torah.
Tutte
le speculazioni cabalistiche sull'Albero Sefirotico,
sul
dio-trino conducono infatti al
culto dell'uomo-divinizzato,
meta e sunto di ogni forma di Satanismo.
Molti ebrei Sionisti
hanno perseguitato e ucciso i loro stessi "fratelli",
moltissime persone che oggi si definiscono ebrei sono
in realtà Khazari,
o come a loro piace essere conosciuti, ebrei Ashkenazi.
Sotto: la Piramide di
Astana:
Utile ricordare che il potentissimo banchiere Mayer Amschel Bauer, un
ebreo ashkenazita, pose un
MARCHIO ROSSO
sopra la porta d'ingresso della sua proprietà.
ROTSCHIELD - ROT: ROSSO SCHIELD:
SEGNO
Questo segno è lo Scudo Rosso,
un esagramma rosso, il simbolo che, sotto
istruzioni Rothschild,
finirà sulla bandiera israeliana circa due secoli dopo.
Questo Marchio pagano,
il Sigillo di Salomone, è da sempre usato
nel Satanismo, nello Spiritismo,
non ha nulla a che fare con "Davide".
Un Marchio che seguirà Ionnes Pavlo Secvndvs tutta la vita.
Sotto:
Jhon Paul II Coin:
- L'INFANZIA -
Karol Wojtyla ed Emilia Kaczorowska furono i genitori
di
- Karol Jozef Wojtyla -
- MARZO 2020 -
Karol
Wojtyla ed Emilia Kaczorowska,
i genitori di Karol
Wojtyla sono profondamente idolatri e
devotissimi alla
"REGINA
DEL KHAZAN" o "MADRE
DI DIO DEL KHAZAN".
Sotto: l'ICONA della "madre di Dio del Khazan":
"La VENERAZIONE ALLA
MADRE DI DIO
nella sua forma
tradizionale mi viene dalla famiglia"
- Karol Wojtyla -
Il padre Karol
è un sarto, dal 1900 milita come sottufficiale nell'esercito austriaco,
poi come tenente in quello polacco.
Karol va in pensione prima del tempo, per motivi di
salute.
Quando Emilia
è ancora piccola è bersagliata da dolori e disgrazie di ogni tipo.
In pochi anni Emilia
perde quattro fratelli e anche i genitori.
Per alcuni anni cresce in un Collegio delle "suore della misericordia" che segnano
pesantemente la sua educazione inculcandole una
fede profondamente idolatra.
Nell'agosto del 1906 Emilia
mette al mondo un maschietto che viene chiamato Edmondo.
Emilia è estremamente fragile e già dal primo parto
risulta chiarissimo che altre maternità potranno esserle fatali.
I medici le consigliano fortemente di non cercare altri
figli e avvertono il papà.
Nel 1914 Emilia
rimane di nuovo incinta.
La gravidanza è estremamente difficile, dal parto
complicatissimo nasce una bambina che vive solo poche ore.
Quella difficile maternità e la perdita della bambina
segnano molto Emilia,
fisicamente ma anche psicologicamente.
Emilia è diventata una donna spettrale,
estremante sofferente e viene trasportata a Cracovia,
per essere assistita da medici specialisti.
I medici le dicono che ha i reni compromessi e il
cuore malandato e che, per nessuna ragione, deve pensare ad altre
maternità
Alla fine del 1919 Emilia si accorge di
aspettare un
NUOVO BAMBINO.
Ha 35 anni e mezzo e la nuova gravidanza si
annuncia subito
TRAUMATICA.
I medici dicono che tutto è estremamente pericoloso
per lei e per il nascituro, deve interrompe la gravidanza assolutamente.
I nove mesi di gestazione sono pieni di complicazioni
per la salute cagionevole,
Emilia
affida le sorti della gravidanza e del suo bambino alla
"REGINA
DEI CIELI"
alla
quale è totalmente devota e consacrata.
Emilia
mette il suo bambino
"NELLE MANI DELLA MADONNA".
Sotto:
KAROL WOJTYLA con la "REGINA
DEI CIELI" e l'ESAGRAMMA sulla testa:
- 18 MAGGIO 1920 -
Il parto è un'agonia, difficilissimo, dolorosissimo.
18 maggio 1920.
Il bambino è vivo e viene chiamato Karol,
Carolus.
Da quel momento l'esistenza di Emilia diventa un
totale inferno.
I disturbi al cuore e ai reni peggiorano rapidamente ed
enormemente, i gonfiori alle gambe le impediscono di restare in piedi.
Nel settembre del 1926 "Lolek" (questo il vezzeggiativo
usato in famiglia)
comincia il ciclo elementare dimostrandosi un alunno
modello.
Karol Wojtyla viene subito introdotto all'idolatria,
al culto delle icone, alla preghiera del rosario,
al culto
cattolico per la Santissima Trinità,
per la "Regina del Khazan".
"OGNI GIORNO RECITAVO IL
SANTO ROSARIO DELLA REGINA CON I MIEI
GENITORI"
- Karol Wojtyla -
"MI PORTAVANO SEMPRE A
PREGARE LA VERGINE"
- Karol Wojtyla -
Sono i genitori ad
insegnare al piccolo Wojtyla la
preghiera del rosario, è la mamma
a portarlo nei luoghi di culto mariani.
Nell'inverno del 1928 le condizioni di salute di Emilia
si aggravano ancora.
Karol, che ha compiuto nove
anni, comincia a capire e ad avere il terrore di perdere la mamma.
- 13 APRILE 1929 -
La mattina del
13 APRILE 1929
Karol, dopo aver fatto
colazione, esce presto come il solito, per andare a scuola.
Sotto: Karol Wojtyla
accanto alle IMMAGINETTE che tanto amava:
Verso mezzogiorno arriva nella sua classe il preside e
dice all´insegnante che deve parlare con il piccolo Wojtyla.
Karol riceve una
notizia che nessun bambino dovrebbe ricevere, la peggiore notizia che un
bambino può ricevere,
uno notizia che può devastare, far tremare le gambe,
togliere il fiato, far scoppiare il cuore.
La sua cara mamma è morta.
Emilia è spirata poco dopo averlo mandato a scuola.
La salma esposta nella casa, i funerali, la sepoltura
nel cimitero, impressionano
tremendamente il piccolo Karol.
Quel lutto segna la sua vita per sempre.
Tutti gli amici di Karol Wojtyla
sono concordi nel dire che Karol è
rimasto completamente
sconvolto dalla perdita dell'amatissima madre.
Tragicamente, il piccolo Karol
non cerca rifugio nel Buon Dio, il Buon Pastore ma
cerca vanamente di "sostituire" la mamma deceduta
con la "madonnina" che ha ormai
imparato a pregare e adorare.
Dopo la morte della madre, la devozione
alla "regina dei cieli" esplode e diventa
viscerale, totalizzante.
CONTINUA...