- IL TRIONFO FINALE DEL SACRO CUORE -

- IL TRIONFO DI SATANA -

- FRANCESCO FORGIONE -

Il presunto  "trionfo del sacro cuore" è atteso da tutti i Satanisti, da tutti gli Gnostici, da tutti i Massoni del mondo,

questo è un semplice dato di fatto.

La Massoneria e la Chiesa Cattolica attendono la stessa identica cosa perché sono due lati della stessa medaglia.

Tra coloro che hanno portato il mondo verso il culto abominevole di una "regina dei cieli" e

che ne hanno annunciato il "trionfo finale" troviamo certamente Francesco Forgione.

"MARIA SEI LA STELLA CHE RISCHIARA IL SENTIERO,

SEI LA VIA SICURA PER ANDARE AL PADRE CELESTE"

- Francesco Forgione -

Francesco Forgione si chiamava Francesco Forgione.

Tutti coloro che dicono "padre Pio " hanno già dimostrato di non credere affatto in Gesù Cristo.

 "Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre,

 perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo"

 - Matteo 23,8 -

Perché continuiamo a trasformare i nomi?

Joseph Ratzinger diventa "benedetto", Forgione diventa "padre pio"...

Tutti questi titoli pomposi non sono altro che condizionamento e propaganda.

- INDEMONIATO -

L'esistenza di Forgione é totalmente marchiata da evidente masochismo,

da fenomeni come quello delle stigmate, del "dialogo con i morti", della bilocazione,

da una quasi totale mancanza di sonno e riposo.

Questi fenomeni sono oggettivamente quelli tipici degli indemoniati, dei posseduti.

Come é possibile conciliare l'amore di Dio per le sue creature con l'inferno vissuto da Forgione?

Come è possibile credere che sia stato il Padre Eterno a provocare tanta sofferenza

quando umanamente nessun genitore vorrebbe questo per il proprio figlio?

Un dato certo è che le risposte a queste domande,

nella Parola di Dio, sono riferite all'azione demoniaca e non a quella dello Spirito di Dio.

Gli apostoli, gli evangelisti e i credenti tutti, non sono mai stati percossi da Satana direttamente,

come se fossero posseduti, ma sono stati invece perseguitati dal potere secolare.

Moltissime testimonianze che parlano dell'infanzia di Forgione

raccontano chiaramente di un uomo posseduto e lo stesso Forgione racconto moltissime volte di essere

 "visitato da dèmoni".

"Barbablù non si vuole dare per vinto. Ha preso quasi tutte le forme,

mi viene a visitare assieme con altri suoi armati di bastoni e di ordigni di ferro e

quello che è peggio sotto le proprie forme.

QUANTE VOLTE MI HA GETTATO DAL LETTO TRASCINANDOMI PER LA STANZA.

Ma pazienza! la mammina, l'Angioletto, sono sempre con me.. "

- (Epistolario, I, p. 252) -

Tutto questo è surreale,

lo stesso Forgione ammette che Satana è in grado di mascherarsi e assumere qualsiasi forma,

poi però non lo riconosce nelle vesti di una

 "mammina dolcissima".

Un giorno, all'età di circa nove anni Francesco venne sorpreso dalla mamma dietro al letto, intento a

 flagellarsi con una catena di ferro.

Il sacerdote Giuseppe Orlando, sacerdote di Pietrelcina, rimproverava Francesco

molte volte per i suoi comportamenti.

"IMVECE DI DORMIRE NEL LETTUCCIO PREPARATO DALL'AMORE

DELLA MAMMA SI SDRAIAVA PER TERRA,

TENENDO UNA PIETRA COME CAPEZZALE"

- Giuseppe Orlando -

Tutte le biografie descrivono Forgione come un bambino con una personalità sofferta e fortemente autolesionista,

con atteggiamenti maniacali mistici deliranti.

"Sembrami come se tutte le ossa mi si scerpassero.

SENTOMI IMMERGERMI DA COSTUI A VOLTA A VOLTA UN COLTELLO,

CON UNA PUNTA BEN AFFILATA E QUASI GETTANDO FUOCO,

ATTRAVERSO IL CUORE CHE LO

APPROFONDA FINO NELLE VISCERE,

INDI A VIVA FORZA LO RITRAE PER POI RIPETERE L'OPERAZIONE

IL DOLORE CHE MI PRODUCE TALE FERITA E LA SOAVITA'

CHE IN PARI TEMPO MI FA SENTIRE.

sono così vivi che adombrarli mi torna impossibile"

- 24 gennaio 1915 -

- IL GRANDE IDOLATRA -

"Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò

che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è

nelle acque sotto la terra, non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai"

"non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e

pregano un dio che non può salvare."

- (Isaia 45:20) -

Forgione si dice perseguitato da dèmoni che "assumono tutte le forme", lo bastonano, 

lo vessano rendendogli la vita infernale, ma é poi anche convinto di essere il grande favorito della "regina dei cieli",

di essere "protetto dalla mammina dolcissima"

"POVERA MAMMINA, QUANTO BENE MI VUOLE.

VORREI AVERE UNA VOCE COSI' FORTE PER INVITARE I

 PECCATORI DI TUTTO IL MONDO AD AMARE LA MADONNA"

- (Epistolario, I, p. 276) -

Sfruttando il suo carisma eccezionale Forgione

 raccoglie a Madonnella moltitudini di persone davanti ad una statua di gesso.

In totale opposizione a Gesù Cristo che insegna a pregare il Padre Nostro con semplicità

Forgione si fa "maestro" e insegna esplicitamente a pregare una "madonna" usando un Rosario.

Forgione insegna che è importantissimo pregare la "regina", soprattutto il 1° di Maggio.

"O Maria, mamma dolcissima dei sacerdoti,

MEDIATRICE E DISPENSATRICE DI TUTTE LE GRAZIE

DAL PROFONDO DEL MIO CUORE TI PREGO, TI SUPPLICO E TI SCONGIURO"  

- Francesco Forgione -

“E volgeran le spalle, coperti d'onta

quelli che confidano negl´idoli scolpiti e dicono alle immagini fuse:

“Voi siete i nostri dèi!”

- (Isaia 42:17) -

“Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanità, le loro opere sono nulla e

  i loro idoli non sono che vento e cose da niente"

- (Isaia 41:29) -

"I LORO IDOLI PIU' CARI NON GIOVANO A NULLA

Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l'idolo a colpi di martello…

Il falegname stende la sua corda, disegna l'idolo con la matita,

lo lavora con lo scalpello, lo misura con il compasso e ne fa una bella figura umana,

una bella forma d'uomo, perché abiti una casa.

NESSUNO RIENTRA IN SE' STESSO

ed ha conoscimento ed intelletto per dire:

MI PROSTRERO' IO D'INNANZI AD UN PEZZO DI LEGNO?"

- Isaia. 44: 9-20-


Il 5 agosto del 1959 è una di quelle date fatidiche che rientrano negli avvenimenti più

importanti nella vita di Forgione.

Arriva a S.Giovanni Rotondo, la statua della "madonna di Fatima"

che viene portata in elicottero in tutti i capoluoghi di provincia.

Durante la mattinata del 6 agosto Francesco arriva dinanzi all'

immagine della "madonna" di Fatima,

si inginocchia, offre un bacio alla statua e le offre la corona del rosario.

La statua viene abbassata fino al viso di Forgione che finalmente la può baciare.

"Vorrei avere una voce si forte per invitare i peccatori

di tutto il mondo ad amare la Madonna.

Ma poiché ciò non è in mio potere, ho pregato, e

PREGHERO' IL MIO ANGIOLINO

a compiere per me questo ufficio"

- 1° maggio 1912, Epistolario pag. 277 -

Quando Satana si presenta a Gesù Cristo il Maestro insegna a pregare solo il Padre eterno, nel Suo nome.

"Vattene, satana! Sta scritto:

Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto"

- IL "DIVINO PROFUMO" DELL' IMBROGLIO -

- LO STIGMATIZZATO -

"In quel giorno,

I PROFETI AVRANNO VERGOGNA

ognuno della visione che annunciava quando profetava;

non si metteranno più il mantello di pelo per mentire.

 Ciascuno di loro dirà:

IO NON SONO PROFETA, SONO UN LAVORATORE DELLA TERRA,

qualcuno mi comprò fin dalla mia giovinezza".

Gli si domanderà: ...

"CHE COSA SONO QUELLE FERITE CHE HAI NELLE MANI?"

Egli risponderà:

"Sono ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici".

- Zaccaria 13,4 -

Il 10 ottobre 1915, Forgione, richiesto da "padre" Agostino, confessa d’aver avuto stimmate visibili e

di avere stimmate invisibili, dal «dolore acutissimo» che si fanno sentire

 «specie in qualche circostanza ed in determinati giorni».

Forgione afferma anche di sperimentare la flafellazione e la corona di spine.

"Dal giovedì sera fino al sabato, come anche il martedì è una tragedia dolorosa per me.

Il cuore, le mani ed i piedi sembrami che siano trapassati da una spada;

TANTO E' IL DOLORE CHE NE SENTO"

Come considerare il fenomeno delle stigmate, alla luce della totale assenza

di tali eventi nella Parola di Dio?

 Nella Bibbia le "ferite nelle mani" sono associate solo a falsi profeti.

(Marco 5: 5; 9: 17 – 18; Matteo 15: 22).

Non si tratta certo di giudicare l'uomo (questo spetta solo al Signore Dio) ma di usare il giusto discernimento.

E' giusto considerare Forgione come un "maestro"?

Francesco Forgione ci viene mostrato come un "santo", un "pio", un modello da seguire ma è davvero così?

L'inizio del manifestarsi delle stigmate in Francesco Forgione risale al 1910 ed è subito venerazione popolare.

La voce della comparsa delle stigmate fa il giro del mondo e San Giovanni

 Rotondo diveta meta di pellegrinaggio da parte di persone che sperano di ottenere grazie.

La popolarità di "padre pio" e di San Giovanni Rotondo cresce

ancora grazie al passa-parola e la località deve cominciare ad attrezzarsi

per l'accoglienza di un numero di visitatori sempre maggiore.

Nel 1920 "padre" Agostino Gemelli, medico, psicologo e consulente del Sant'Uffizio,

viene incaricato dal cardinale Merry Del Val di visitare Forgione ed eseguire

"un esame clinico delle ferite".

Forgione rifiuta la visita adducendo che mancava l'autorizzazione scritta del Sant'Uffizio.

Gemelli esprime quindi la diagnosi:

"È un bluff. Padre Pio ha tutte le caratteristiche somatiche dell'isterico e

dello psicopatico. Le ferite che ha sul corpo sono fasulle, frutto di un'azione patologica morbosa.

Un ammalato si procura le lesioni da sé. Si tratta di piaghe, con carattere distruttivo dei tessuti,

tipico della patologia isterica"

Nella relazione finale trasmessa alla "santa sede" Rossi si

dimostra scettico riguardo ai presunti prodigi che le convinzioni popolari attribuiscono  al "cappuccino".

"Nemmeno uno dei miracoli sussiste"

  E'l'impietoso bilancio del vescovo Rossi.

Il 15 dicembre del 1924, il dottor Giorgio Festa chiede alle autorità ecclesiastiche

 l'autorizzazione a sottoporre Forgione ad un nuovo

 esame clinico per uno studio ulteriore e più aggiornato, ma non la ottiene.

L'inchiesta sul frate si chiude con l'arrivo del quinto e

 definitivo decreto di condanna (23 maggio 1931) con l'invito ai fedeli

 di non considerare come sovrannaturali le manifestazioni psichiatriche

 certificate dal Gemelli, ma i più fedeli sostenitori di "padre pio"

 non considerano il divieto di Roma vincolante.

Nel 1938 Maria José di Savoia vuole farsi fotografare accanto a Forgione.

Giungono i reali di Spagna, la regina del Portogallo in esilio, Maria Antonia di Borbone,

Zita di Borbone-Parma, Giovanna di Savoia, Ludovico di Borbone-Parma,

 Eugenio di Savoia e tanti altri. Nel 1950 il numero di persone, in particolare donne,

che si vogliono confessare è talmente imponente,

che viene organizzato un sistema di prenotazioni.

Molteplici attività finanziarie gestite da "padre pio" passano in gestione alla "santa sede".

Riguardo alle stigmate, alcuni rapporti medici indicano una possibile causa non soprannaturale:

Il medico napoletano Vincenzo Tangaro, che incontra Forgione e può osservare con cura le sue mani

scrive in un articolo pubblicato dal Mattino:

"Le stigmate sono superficiali e presentano un alone dal colore caratteristico

della tintura di iodio"

Nuovi dubbi sull'origine soprannaturale delle stigmate vengonoavanzati dallo storico,

 che riporta la testimonianza del 1919 di un farmacista, il dottor Valentini Vista, e

 di una sua cugina, Maria De Vito, anch'ella titolare di una farmacia,

 ai quali Forgione ha ordinatodell'acido fenico e della veratrina, sostanze adatte per la loro causticità a

procurare lacerazioni nella pelle simili alle stigmate.

 Chiamato a testimoniare dal vescovo di Foggia, Salvatore Bella,

  il dottor Vista si dichiara colpito dalla richiesta di acido fenico puro

 che il frate ha affidato alla confidenza di Maria De Vito.

La perplessità del farmacista si accentua nel momento

in cui Forgione trasmette alla donna, sempre con la preghiera di mantenere il segreto,

 una seconda richiesta nella sollecita l'invio di quattro grammi di veratrina,

una sostanza estremamente tossica e fortemente caustica.

A questo punto, il dottor Vista, condividendo i propri dubbi con la cugina Maria,

suggerisce a quest'ultima di non dare più seguito alle richieste del frate.

Esistono testimonianze scritte, in forma di lettere vergate da Forgione,

 contenenti esplicita richiesta delle sostanze menzionate.

 Inoltrando a Roma le testimonianze giurate del farmacista

 Valentini Vista e della cugina De Vito, il vescovo di Foggia, monsignor Bella,

acclude un documento rappresentato da un foglio sul quale Forgione

ha messo nero su bianco la richiesta di acido fenico:

"Carissima Maria, Gesù ti conforti sempre e ti benedica!

Vengo a chiederti un favore. Ho bisogno di

 avere da duecento a trecento grammi di acido fenico puro per sterilizzare.

Ti prego di spedirmela la domenica e farmela mandare dalle sorelle Fiorentino.

Perdona il disturbo"

- ACDF, Santo Offizio, Dev. V. 1919, I, Cappuccini, P. Pio da Pietrelcina, doc. 14, p. 10) -

Agli atti del "sant'uffizio" figura anche la trascrizione di una

 seconda lettera autografa del frate destinata a Maria De Vito:

"Avrei bisogno di un 4 grammi di veratrina. 

Ti sarei molto grato, se me la procurassi costì, e me la mandassi con sollecitudine"

- (ACDF, Santo Offizio, Dev. V. 1919, I, Cappuccini, P. Pio da Pietrelcina, doc. 14, allegato 3, p. 28) 

- LA MORTE -

Alle ore 2:30 del mattino di lunedì 23 settembre 1968 Forgione muore all'età di 81 anni.

- UN NUOVO IDOLO -

Come in una mostruosa spirale senza fine... Dall' idolatria nasce nuova idolatria.

Dal culto per le creature nasce nuovo culto per le creature...

Forgione, come Wojtyla... diventa un "santo uomo", una "star",

un idolo venerato da milioni di persone che lo pregano per avere "grazie" e "miracoli".

Sotto: STATUA DELLA "REGINA" E "PADRE PIO"... un perfetto concentrato di IDOLATRIA.

"I costumi dei popoli sono vanità.

si taglia un albero della foresta e le mani dell'operaio lo lavorano con l'ascia, 

lo si adorna d'argento e d'oro, lo si fissa con chiodi e martelli perché non si muova.

Codesti dèi, sono come pali in un orto di cocomeri, e non parlano;

bisogna portarli perché non possono camminare.

Non li temete! Perché non possono fare alcun male, e non è in loro potere di fare del bene"

- (Geremia 10:2-11) -

Fedli che salgono in ginocchio le scale del santuario a Forgione...

Esumazione del cadavere di Forgione per la gioia degli idolatri...

"Ma Gesù gli disse:

Lascia i morti seppellire i loro morti; ma tu va´ ad annunziare il regno di Dio"

Secondo la filosofia romana un CADAVERE BEN CONSERVATO é sinonimo di "santità".

L'ossessione per la "conservazione" dei cadaveri é da sempre evidentissima.

I corpi dei morti ritenuti "santi" sono dunque abbelliti, truccati, trattati, imbalsamati,

riesumati, osservati, spostati, esposti alla "venerazione dei fedeli"...

DAVVERO TUTTO QUESTO CIRCO DEGLI ORRORI E' BIBLICO?

Queste "esposizioni" di cadaveri portano ovviamente grande quantità di denaro

nelle tasche di chi le organizza.

Pur di poter mosttrare al mondo un presunto "corpo incorrotto" di Forgione

(che evidentemente non doveva affatto essere così gradevole alla vista, come ogni altro cadavere...)

si arriverà alla follia di

FABBRICARE UNA MASCHERA DI SILICONE

che verrà posta sopra il viso decomposto del cadavere.

Un macabro circo fondato sul mero lucro.

Queste ridicole pratiche (del tutto identiche a quelle degli antichi egizi...)

sembrano voler sfidare la Parola di Dio:

"polvere tu sei e in polvere tornerai"

- Genesi 3,19 -

- UNA CRIPTA DA FARAONE EGIZIANO -

In questa umile cripta... degna di un faraone egiziano,

Francesco Forgione può ora essere venerato dai suoi fedelissimi...

2000 metri quadrati, realizzata interamente in oro massiccio.


Roma denuncerà forse questo osceno mercato così lontano dagli insegnamenti del Vangelo?

Alzerà forse la voce per denunciarequeste orribili operazioni di marketing

e questa orribile ostentazione di sfarzo? Naturalmente no.

Ancora una volta Babilonia appoggerà questa oscenità.

Joseph Ratzinger "benedice" ufficialmente la cripta di Forgione.

Francesco Forgione viene proclamato "santo" da (inutile dirlo...) Karol Wojtyla.






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