Un'altra pietra, ancora più grande,
si trova in una cava di calcare a circa
un quarto di miglio dal complesso di
Baalbek.
Il blocco pesa circa 1.200-1.500
tonnellate e supera i 21 metri di lunghezza,
il più grande blocco lavorato del mondo
(ad oggi conosciuto).
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I GIGANTI DAI CAPELLI ROSSI -
"Molte tribù di nativi americani raccontano
storie sull' esistenza a lungo dimenticate di una
razza di esseri umani che erano molto
più alti e più forte di uomini comuni.
Questi GIGANTI sono descritti come
coraggiosi e barbari, e
leggende spesso li citano per la loro
crudeltà verso chiunque.
Il Paiute, una tribù che si stabilì nella
regione del Nevada migliaia di anni fa,
hanno una leggenda eccezionale su una razza
di
GIGANTI DAI CAPELLI ROSSI
chiamati Si-Te-Cah.
Gli antenati dei Paiute li
descrivevano come cannibali selvaggi e inospitali.
Nel linguaggio del Nord paiute, 'Si-Te-Cah'
significa letteralmente 'Tule mangiatori.'
La leggenda vuole che i giganti
provenivano da un'isola lontana attraversando
l'oceano su zattere costruite utilizzando il
Tule fibroso.
Per quanto strano possa sembrare, questa
leggenda si ripete in tutte le Americhe,
suggerendo che potrebbe essere una
cronaca incompleta di un vero e
proprio evento che è accaduto molto tempo
fa.
In Crónicas del Perú, conquistador spagnolo
del XVI secolo,
Pedro Cieza de León ha registrato un antico
racconto peruviano
circa l'origine dei giganti sudamericani .
Secondo la leggenda, essi "sono venuti via
mare in zattere di canne,
alcuni degli uomini erano così alti
che dal ginocchio in giù erano grandi come la
lunghezza di un normale uomo di discrete
dimensioni"
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I GIGANTI DEL WISCONSIN -
Nel maggio del 1912, un team di
archeologi del Beloit
College ,
in uno scavo realizzato presso il lago
Delavan, nel Winsconsin,
portò alla luce oltre duecento tumuli
con effigie che furono considerate come esempio
classico della cultura Woodland , una
cultura preistorica americana che si crede risalga al primo millennio
a.C.
Quello che stupì i ricercatori fu il
ritrovamento di diciotto scheletri dalle
DIMENSIIONI ENORMI e CON I
CRANI ALLUNGATI,
scoperta che non si adattava
affatto alle nozioni classiche contenute nei libri di testo.
Gli scheletri erano veramente enormi e,
benchè avessero fattezze umane,
non potevano appartenere a esseri umani
normali.
La notizia ebbe una grande eco e fece
molto scalpore, tanto che il New York Times riportò la notizia tra le
sue pagine.
Così scrive l'articolista del New York
Times nell'articolo pubblicato il 4 maggio 1912
“La scoperta di alcuni scheletri umani
durante lo scavo di una collina presso il Lago Delevan indica
che una razza finora sconosciuta di
uomini una volta abitava il Wisconsin Meridionale. [...].
Le teste, presumibilmente di uomini di
sesso maschile,
SONO MOLTO PIU' GRANDI
di quelle degli americani di oggi.
Il cranio sembra tendere all'indietro
immediatamente sopra le orbite degli occhi e
le ossa nasali sporgono molto al di
sopra degli zigomi.
Le mascelle risultano essere lunghe e
appuntite"
Non si tratta di un caso isolato,
il ritrovamento del Winsconsin è solo
una delle decine e decine di scoperte simili riportate dai giornali
locali.
La prima notizia di archivio risale
addirittura al 1856, riportata in un articolo datato
21 novembre dello stesso New York Times
“Un paio di giorni fa, alcuni operai
hanno scoperto nel sottosuolo della vigna dello sceriffo Wickan,
a East Wheeling, Ohio, uno scheletro
umano.
Alquanto rovinato, è stato difficile
identificarlo dalla posizione delle ossa,
che sembrano non avere la lunghezza del
normale corpo umano nella sua posizione originale.
Ciò che ha impressionato lo sceriffo e
il lavoratori sono state
LE DIMENSIONI DELLO SCHELETRO,
pari a circa undici feet (tre metri
e trenta)
La sua mascella e i denti sono grandi
quasi quanto quelle di un cavallo"
Nel 1868 è sempre il NYT a dare un'altra
notizia di giganti [ Vedi
articolo originale ].
Alcuni operai della compagnia Sank
Rapid Water Power erano impegnati negli scavi per la
costruzione di una diga per la creazione
di energia idroelettrica lungo il fiume Mississippi.
Durante i lavori, gli operai hanno
rinvenuto i resti di uno scheletro umano didimensioni gigantesche
incastonati nella roccia di
granito:
“La tomba era lunga circa sei metri,
larga un metro e venti e profonda quasi un metro.
I resti del gigantesco uomo sono
completamente pietrificati.
La testa enorme misura una
circonferenza di 78 centimetri, ma con una fronte molto bassa e
molto inclinata all'indietro. La
statura complessiva del misterioso individuo è
pari a circa tre metri e quaranta
centimetri”.
L'8 settembre del 1871, il NYT riporta
la notizia di altri scheletri giganti rinvenuti durante dei
lavori di scavo a Petersburg, in
Virginia
“Gli operai impegnati nei lavori della
ferrovia, si sono imbattuti in una sepoltura
contenente gli scheletri di quelli che
si pensano essere nativi americani di un'epoca remota e
di una perduta e dimenticata razza
umana. I corpi esaminati presentano
una formazione molto strana e
impressionante. [...]. Il femore è molto più lungo di
quello degli individui umani normali,
tanto da far ipotizzare una statura di quasi tre metri”.
10 agosto 1880: Harrisburg Telegraph,
verbale redatto il 24 maggio 1798 dal giudice Atlee.
“In compagnia del procuratore capo
McKean, del giudice Bryan, del sig. Burd e di altre rispettabili
signori,
ci siamo recati nella proprietà del
sig. Neese, dove ci è stato mostrato il luogo nei pressi della sua
abitazione dove diversi anni fa furono
rinvenuti due scheletri umani.
Gli scheletri
misurano circa tre metri e trenta”.
Il 25 maggio 1882, il NYT riporta la
notizia di un ritrovamento presso St. Paul, nel Minnesota
“Uno scheletro di dimensioni
eroiche e dalla singolare forma è stato scoperto durante i
lavori di scavo di una collina presso
la Red River Valley. [....].
Lo scheletro in questione era in
perfetto stato di conservazione.
L'uomo è stato identificato come
“gigante”.
Un'investigazione
dello scavo e del suo contenuto è stato avviato dalla Historical
Society”.
Il 20 dicembre 1897, il NYT riporta la
prima scoperta di giganti avvenuta nel Winsconsin,
nei pressi di Maple Creek. Vennero
scoperte tre colline funerarie, una delle quali fu aperta rivelando
il suo misterioso contenuto:Lo
scheletro di un uomo gigantesco.
La statura dell'essere era quasi di tre
metri, e il suo stato di conservazione pressoché perfetto
L'11 febbraio 1902, viene riportata la
notizia di una spedizione archeologica presso un sito del New Mexico,
dove furono trovati alcuni
scheletri umani giganteschi
“Dopo la scoperta di resti di una razza
di giganti a Guadalupe, New Mexico,
gli archeologi si preparano per una
spedizione nella regione [...]. Luciana Quintana,
la proprietaria del ranch nel quale
sono collocate le antiche ossa,
scoprì due pietre con delle curiose
iscrizioni. Scavando al di sotto di esse, furono scoperte le ossa di
scheletri appartenenti ad individui alti
non meno di tre metri e sessanta [...].
Quintana, la quale ha poi scoperto molti
altri siti simili, crede che gli scheletri sepolti di una perduta
razza di giganti siamo migliaia.
La supposizione si basa su una
tradizione cominciata con le prime invasioni spagnole,
secondo la quale un'antica razza di
giganti un tempo remoto abitava la
regione oggi nota come New Mexico
orientale.
Le leggende degli indiani d'America
raccontano la stessa tradizione”.
Anche alcuni giornali di inizio secolo
riportano notizie di giganti, come il Sun del 1893, New Age
Magazine del 1913, Popular Scienze del
1932, il San Antonio Express del 1940.
James
Vieira, un ricercatore indipendente, per quasi ventanni
ha raccolto migliaia di
riferimenti giornalistici sui ritrovamenti dei giganti, scavando negli
archivi del New York Times,
dello Smithsonian Ethnology
Reports, dell' American Antiquarian, e della Scientific American,
scoprendo che buona parte di
queste scoperte è praticamente nascosta al grande pubblico.
Tra le scoperte notevoli di Vieira, vi è
una foto scovata negli archivi dello Smithsonian Ethnology Reports,
scattata durante una lezione del prof.
McGee (nella foto a sinistra),
nel quale si vede uno scheletro gigante
dalla statura di circa due metri e ottanta,
poi venduto alla Smithsonian
Institution per la cifra di 500$.
Perché acquistare simili meraviglie e
poi lasciarle nascoste?
Perché in nessun museo del mondo sono
mai stati esposti questi reperti?
Secondo Vieira, la motivazione
sarebbe molto semplici:
il bisogno di conservare valida
la teoria dell'Evoluzione di Darwin e di negare la Bibbia.
Moltissime leggende tramandate oralmente
dai nativi americani narrano di una razza
reale, concreta... di Giganti.
Creatura di grande statura e grande forza fisica.
Sotto: illustrazione sui GIGANTI (6
dita):
"sono QUESTI gli eroi dell'antichità,
uomini famosi”
- Genesi 6,4 -
- Manoscritto messicano di Pedro de los
Rios -
"Prima del diluvio che si verificò 4008
anni dopo la creazione del mondo,
la Terra di Anahuac era abitata dagli
Tzocuillixeco,
ESSERI
GIGANTESCHI..."
Sappiamo che gli spagnoli di Hernan
Cortes sbarcarono in America e appresero dai saggi indigeni di come
"un tempo esistessero uomini e donne di
statura molto alta...".
Gli furono mostrate ossa gigantesche fra
cui
"un femore alto come un uomo di normale
statura"
che Cortes spedì al suo re.
Le leggende sui giganti abbondano
attorno al Lago Titicaca e molte di esse affermano
che essi si trasferirono al sud.
I loro discendenti dovettero popolare
fino a qualche secolo fa la Patagonia, e il suo scopritore,
Magellano, li incontrò più volte. E'
scritto dell'incontro con uomini
"così alti che le teste dei membri
dell'equipaggio arrivavano a
malapena alla loro cintola e la loro
voce era quella di un toro...".
Né manca Erodoto (storie 1-68) il quale
parla di un fabbro che...
"Volevo fare un pozzo in questo cortile,
scavai e m'imbattei in una bara di sette braccia"
(un braccio equivale a circa 44
centimetri).
"L'aprii e... io non credevo che
fossero mai esistiti uomini di maggiori dimensioni di quelli di oggi,
ma vidi che il morto era di lunghezza
pari alla bara
(oltre 3,10 metri); lo misurai e lo
riseppellii"
Giuseppe Flavio
riportava nel 79 d.C. l'esistenza di giganti durante le guerre
giudaiche:
"VI FURONO DEI GIGANTI.
Molto più grandi e di forma diversa
rispetto alle persone normali.
TERRIBILI A VEDERSI.
Chi non ha visto con i miei occhi, non
può credere che fossero così enormi"
Fotografato in Egitto nel 1988 questo
dito mummificato è lungo 38, cm la foto è di Gregory Spoerri,
divulgata nel marzo del 2012
(non è ovviamente nelle mie
possibilità garantire l'autenticità del reperto).
Seppure le dimensioni siano notevolmente
ridotte rispetto a quelle descritte in molti testi antichi
dove le misure raccontano di veri e
propri Titani...
tracce di gigantismo sono state
ampiamente documentate, in epoche recenti.
ATTENZIONE!
Queste fotografie non devono essere
necessariamente collegate con i "giganti" di biblica memoria,
non vogliono essere discriminatorie nei
confronti di queste persone e vengono mostrate con il massimo rispetto.
Robert Wadlow 2,72 mètres:
- TESTIMONIANZE -
Attenzione. Da molti anni sto
raccogliendo testimonianze, fotografie, ricordi, documenti,
ricevuti da persone che hanno
desiderato raccontarmi le loro esperienze.
Alcuni di questi testimoni non hanno
però voluto lasciare il loro nome per paura del ridicolo.
Con il tempo saranno pubblicate e invito
chinque avesse qualcosa da raccontare a testimoniare scrivendomi:
info@marcovuyet.com
Voglio anche precisare che nulla di
quanto pubblicato sarà
MAI USATO A SCOPO DI LUCRO
perché ritengo
queste informazioni di dominio pubblico.
Naturalmente non è nelle mie possibilità
poter verificare queste testimonianze
(quasi sempre si tratta di semplici
ricordi che, ovviamente, non possono essere "provati") ma ritengo
comunque che queste testimonianze
meritino attenzione e rispetto.
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Testimonianza di Giacomo Pertot -
scheletri di grandi dimensioni - Spinazzola -
autorizzazione: