- LA GRANDE OPERA-

- L'ULTIMO INGANNO DEL TEMPO DELLA FINE -


 - EVOLUZIONE? -

"le perfezioni invisibili di Lui, la Sua eterna potenza e divinità,

si vedon chiaramente sin dalla creazione del mondo,

essendo intese per mezzo delle opere Sue"

- (Romani 1:20) -

- TEORIA DELL'EVOLUZIONE E MASSONERIA -

Il gigantesco INGANNO e la SEDUZIONE del tempo della fine richiedono una

GRANDE OPERA,

UNA LUNGHISSIMA, TITANICA PREPARAZIONE

atta ad ALLONTANARE gradualmente l'uomo dal Suo Creatore e dalla Parola di DIO

 per portarlo verso un INGANNO ed un DISASTRO di proporzioni inaudite.

"Le teorie sull'evoluzione dell'uomo sono una menzogna.

Gli spiriti hanno direttamente ispirato queste teorie e

hanno colmato di onori e gloria i loro fondatori,

perchè queste menzogne erano del tutto funzionali alla distruzione della Bibbia"

- Morneau (testimonianze di un ex spiritista) -

I GESUITI ed i MASSONI

sono strettamente ed indiscutibilmente legati alla TEORIA DELL'EVOLUZIONE.

Possiamo certo credere che questo è "un puro caso".

Il MASSONE MARX affermò che la teoria di Darwin fornì la

BASE SOLIDA DEL MATERIALISMO ATEO.

Marx era fortemente attratto dalle teorie di

Darwin e gli dedicò la sua opera principale: "Das Kapital".

Nell'edizione tedesca del libro si legge:

 "Da un devoto ammiratore a Charles Darwin".

KARL MARX era

un massone e come tale negava il DIO UNICO descritto nella Bibbia e la Sua opera di CREAZIONE.

Sotto: Karl Marx e il gesto massonico della mano nascosta:

Il principale obbiettivo della CONFRATERNITA MASSONICA è sempre stato la

CANCELLAZIONE DELLA FEDE NEL DIO UNICO E NEL SUO FIGLIO GESU' CRISTO.

Per fare questo la massoneria appoggiò, finanziò e pubblicizzò ogni TEORIA e SPECULAZIONE che

potesse distruggere la FEDE IN UN DIO CREATORE e mostrare i

cristiani come dei bigotti fanatici attaccati a dogmi artefatti e vecchie favole.

La cosiddetta "RELIGIONE MASSONICA E NON DOGMATICA"

cercò inutilmente di mostrare la "scienza" (???)

 come ANTITESI ai "dogmi degli sciocchi e della Bibbia".

Vennero dunque proposte delle TEORIE che potessero offrire all'"uomo illuminato" le

"vere origini della vita e dell'uomo".

Una di queste "teorie" è appunto quella dell’EVOLUZIONE propugnata da CHARLES DARWIN.

La chiesa cattolica-romana abbracciò pienamente le teorie di Darwin e con il passare del

tempo queste teorie penetrarono in ambito protestante

(del resto il Protestantesimo storico è pieno di massoni), ovunque.

Sotto: "audfi. vide. TACE" (freemason sign):

La "teoria dell'evoluzione" prepara l'inganno ultimo e conduce

alla menzogna finale sugli "alieni creatori",

entrambe queste dottrine sono fortemente propagandate negli ambienti esoterici e massonici.

"SATANA E IL SUO ESERCITO dimostreranno di essere i

VERI SALVATORI e CREATORI dell'UOMO DIVINO"

- esoterista, medium e massone HELENA P. BLAVATSKY -

Molte  LOGGE MASSONICHE sono oggi dedicate a DARWIN.

Dobbiamo ricordare che la teoria dell’evoluzione era già stata enunciata da ERASMUS DARWIN.

Nel 1794 ERASMUS aveva pubblicato l’opera "Zoo-nomia" o "Le leggi della vita organica" in cui aveva

suggerito innanzi tutto l’origine spontanea PER CASO della vita e poi la GRADUALE EVOLUZIONE

delle semplici piante e animali originali in piante ed animali più complessi.

Chi era ERASMUS DARWIN?

Il NONNO di DARWIN, ERASMUS DARWIN, era un MASSONE

(1732-1802), era stato INIZIATO in Scozia nella famosa

"Time Immemorial Lodge of Cannongate Kilwinning, n.2".

- (Albert Mackey, Encyclopedia of Freemasonry, vol . 3, pag. 1199) -

Charles Darwin lesse l’opera di Erasmus ed elaborò questa teorie per arrivare, nel 1859,alla sua

"L’origine delle specie".

Il figlio di DARWIN,  SIR FRANCIS DARWIN venne iniziato nella TYRIAN LODGE

n. 253, a Derby, nel 1807 o 1808. 

REGINALD, figlio FRANCIS di  (cugino di Darwin), venne INIZIATO nella TYRIAN LODGE nel 1840.

- IN TEORIA... -

La teoria dell’evoluzione sia del pianeta terra che dell’uomo non è

assolutamente compatibile con ciò che insegna la Bibbia.

In merito all’uomo, creatura di Dio, la Parola di Dio dice che esso FU FATTO, CREATO ad immagine e

 somiglianza di Dio il sesto giorno, con la capacità di parlare, sentire, ragionare, fare delle scelte,

dare i nomi agli animali dei campi, agli uccelli del cielo, e a tutto il bestiame (cfr. Gen. 1:27; 2:7-20).

Questo esclude che l’uomo all’inizio possa essere stato una scimmia o un bruto e

 sia diventato quell’essere intelligente che noi sappiamo essere

 dopo un evoluzione di milioni o di miliardi di anni che dir si voglia.

La "teoria evoluzionista" resta appunto UNA TEORIA.

L'evoluzione ci viene presentata, in tutti i libri di scuola, fin dalle elementari,

come un DATO DI FATTO, un dato acquisito dalla scienza...

E' profondamente errato credere che oggi 1'evoluzione sia un dato scientificamente acquisito e

 che tutti gli studiosi siano concordi su di essa.

 L'evoluzione biologica, l'evoluzione della specie NON E' AFFATTO una verità incontrovertibile,

 NON E' AFFATTO una conquista definitiva del sapere scientifico:

E' IPOTESI.

Questa teoria, invece di consolidarsi, sta dimostrando sempre più limiti, problemi e contraddizioni.

Gli "anelli mancanti" della teoria evoluzionista si chiamano in questo modo perchè MANCANO, appunto.

MANCANO, NON CI SONO.

"Non esiste alcuna concreta testimonianza fossile che avvalori l'immagine dell'uomo-scimmia,

quale è incessantemente propagandata dai mezzi di comunicazione e

dai circoli accademici evoluzionisti.

Pennello alla mano, gli evoluzionisti producono creature immaginarie;

il fatto che questi disegni non combacino

con i fossili, tuttavia, costituisce un serio problema per loro.

Un interessante metodo utilizzato al fine di superare questo problema è

la produzione dei fossili che non possono trovare.

L'Uomo di Piltdown, il più grande scandalo nella storia della scienza, è

un tipico esempio di questo metodo."

- Harun Yahya -

Darwin non aveva alcuna prova per poter affermare che gli esseri umani e

le scimmie discendessero da un antenato comune;

  IMMAGINO' solo che vi fosse una relazione familiare tra esseri umani e scimmie,

animali che, egli riteneva, fossero i più idonei, per le loro sembianze fisiche,

a essere paragonati agli esseri umani.

Nel suo libro egli approfondì le sue argomentazioni sulle razze, affermando che

alcune tra le presunte “razze primitive” erano la "prova dell'evoluzione"

(La moderna genetica ha comunque smentito queste prospettive sulle razze,

condivise da Darwin e da altri evoluzionisti dell'epoca).

A partire dall'ultimo quarto del XIX secolo,

la paleoantropologia si dedicò quasi totalmente al compito di trovare dei

fossili che potessero dimostrare questa teoria dell'evoluzione e

  molti di quelli che avevano accettato il Darwinismo cominciarono a effettuare

profonde ricerche per trovare “l'anello mancante” tra le scimmie e gli esseri umani.

Si cerca, si cerca, si cerca e NON SI TROVA NULLA.

La "grande scoperta" in cui speravano, fu fatta in Inghilterra nel 1910:

- DATAZIONI BALLERINE -

Anche la "scienza della datazione" della terra ha "dimostrato" TUTTO e il CONTRARIO DI TUTTO,

continuando a dimostrarsi piena di LIMITI ed ERRORI spaventosi, macroscopici.

Migliaia di anni, migliaia di migliaia di anni, milioni di anni...

Molti scienziati hanno fatto notare che ogni reperto fossile

a cui sia attribuita una datazione superiore a 250.000 anni non dovrebbe tecnicamente

contenere tracce di radiocarbonio.

Il radiocarbonio dovrebbe decadere in poche decine di migliaia di anni al massimo ed è

 invece presente in ogni reperto rinvenuto...

Queste mille datazioni ballerine, questi "milioni di anni" quanto possono essere affidabili?

- LA FRODE DELL'UOMO DI PILTDOWN -

Un noto dottore e paleoantropologo dilettante, Charles Dawson,

nel 1912 affermò di avere scoperto un osso mascellare e un frammento di cranio in una cava presso Piltdown,

in Inghilterra. Sebbene la mandibola fosse molto simile a quella di una scimmia,

i denti e il cranio erano umani. Questi campioni vennero classificati come "Uomo di Piltdown".

Dopo aver asserito che risalivano a cinquecentomila anni fa,

furono spacciati, in parecchi musei, come una prova assoluta dell'evoluzione umana.

Per più di quarant'anni vennero scritti molti articoli scientifici dedicati a questa scoperta e

furono prodotte molte interpretazioni e disegni, mentre il fossile fu presentato come una testimonianza

importante che avvalorava la teoria evoluzionista.

Furono compilate non meno di cinquecento tesi dottorali sull'argomento.

Il famoso paleoantropologo americano Henry Fairfield Osborn disse,

durante una visita al British Museum nel 1935:

"a noi deve essere ricordato che la Natura è piena di paradossi e questo è

uno stupefacente ritrovamento riguardo ai primi uomini..."

Nel 1949, Kenneth Oakley, del dipartimento di paleontologia del British Museum,

applicò il metodo del "test del fluoro", un nuovo sistema per determinare la data di alcuni fossili antichi,

sui campioni dell'Uomo di Piltdown. Il risultato fu sbalorditivo.

Durante il test si scoprì che l'osso mascellare non conteneva alcuna traccia di fluoro.

Questo significava che era rimasto sepolto non più di pochi anni.

Il cranio dimostrò di risalire a poche migliaia di anni addietro,

come è stato confermato dai più recenti studi.

Si determinò che i denti sull'osso mascellare, appartenenti ad un orang-utan,

erano stati logorati artificialmente,

mentre gli strumenti "primitivi" scoperti con i fossili erano

semplici imitazioni, affilate con utensili di ferro.

Con la dettagliata analisi condotta a termine da Weiner nel 1953, venne resa nota al pubblico

questa frode mostruosa.

Il cranio apparteneva a un uomo vissuto cinquecento anni prima,

mentre l'osso mascellare ad una scimmia morta recentemente.

I denti erano stati, quindi, disposti in ordine e aggiunti alla mascella in modo tale da imitare quelli dell'uomo.

Tutti questi pezzi vennero poi trattati con potassio dicromato

per conferirgli un aspetto di vecchiezza.

Queste macchie iniziarono a dissolversi a contatto con l'acido.

Le Gros Clark, il quale faceva parte del team che scoprì la frode, non potè nascondere il suo sbalordimento e disse:

"le prove delle abrasioni artificiali saltarono immediatamente agli occhi.

Invero, apparivano così ovvie che ci si potè chiedere perché non fossero state scoperte prima."

All'indomani, l'Uomo di Piltdown

venne rapidamente rimosso dal British Museum,

dove era stato esposto per più di quarant'anni.

Lo scandalo ci fu,ma per nulla eclatante.

La notizia della "scoperta" era stata pubblicizzata in ogni modo,

al contrario la smentita clamorosa sotto silenzio.

Molti studiosi,che erano stati scettici sin dall'inizio,si limitarono a ridacchiare.
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Nonostante fiaschi come questi, gli evoluzionisti continuarono la loro ricerca delle origini umane.

Più tardi, pensarono che le scimmie estinte del genere Australopithecus fossero i più vecchi antenati umani.

Diventò un modello evoluzionista la tesi secondo cui, dopo l'Australopithecus, venissero le specie chiamate

Homo habilis, Homo rudolfensis e Homo erectus, in una serie che terminava con l'Homo sapiens, l'uomo moderno.

Questo clichè, con l'immagine di scimmie che gradualmente riuscivano a camminare su due arti,

fu ufficialmente adottato dai libri di testo, dai periodici scientifici, dalle riviste,

dai quotidiani, dai film e perfino dalla pubblicità, e usato per decenni solo per partito preso.

Questi DISEGNI vengono ancora oggi mostrati ai bambini nelle scuole e sono appunto DISEGNI,

semplici ILLUSTRAZIONI FANTASIOSE.

Vennero create moltissime DISEGNI ed IMMAGINI per "illustrare" sui libri queste torie.

In breve, durante un lungo periodo del XX secolo,

l'idea che le origini umane fossero spiegate dalla teoria dell'evoluzione, fu diffusamente accettata.

La realtà, tuttavia, era alquanto differente.

I fossili esistenti NON SI ACCORDANO AFFATTO con lo schema evoluzionista.

Il problema non sarà risolto con la scoperta di altri fossili; ma al contrario si complicherà ulteriormente.

Alcune autorità hanno cominciato ad accettare queste realtà.

Niles Eldredge e Ian Tattersall dell'American Museum of Natural History,

due tra i più importanti paleontologi, commentano:

"È un mito che le storie dell'evoluzione delle cose viventi

 siano essenzialmente una questione di scoperte.

Se fosse davvero così, ci si potrebbe con fiducia

 aspettare che quanti più fossili ominidi si trovassero,

più chiara diverrebbe la storia dell'evoluzione umana.

Mentre invece si verifica proprio l'opposto"

- IL RAMAPITHECUS -

Il dottor Pilbeam di Yale che per primo aveva sostenuto che il

RAMAPITHECUS

 era un antenato dell'uomo ha ritrattato tutto.

Nel suo articolo del 1995, uno dei nomi ben noti nella teoria dell'evoluzione, Richard Lewontin,

professore alla Harvard University, ammette che il

 Darwnismo si ritrova in una situazione senza speranza:

Quando consideriamo il passato remoto, prima dell'origine dell'attuale specie Homo sapiens,

ci troviamo di fronte a dei reperti fossili frammentari e del tutto scollegati.

Nonostante le entusiaste ed ottimistiche affermazioni fatte da alcuni paleontologi,

nessuna specie di fossili ominidi può essere considerata come nostra diretta antenata.

Molti altri evoluzionisti, esperti in questo campo,

hanno recentemente espresso il loro pessimismo riguardo alla teoria.

Henry Gee, ad esempio, redattore della nota rivista Nature, fa notare che:

"Prendere in considerazione una famiglia di fossili, e

 affermare che essi rappresentano una discendenza,

non è un'ipotesi scientifica che può essere provata, ma un'affermazione che ha la stessa

validità di una storiella per bambini - forse divertente o anche istruttiva -

ma certamente senza alcuna base scientifica.

Il classico “albero genealogico umano” è seriamente messo in discussione, al giorno d'oggi.

Gli scienziati che esaminano le prove disponibili senza alcun preconcetto,

asseriscono che la linea di discendenza

che gli evoluzionisti propongono, è un vero miscuglio, e

 che le specie intermedie chiamate Homo habilis e Homo erectus sono del tutto immaginarie"

In un libro scritto insieme nel 1988 dal titolo Integrated Principles of Biology

[Principi Integrati di Biologia], tre biologi evoluzionisti hanno sviluppato lo stesso punto:

"Molte specie rimangono virtualmente immutate per milioni di anni e

poi d'un tratto scompaiono per essere rimpiazzate da una forma molto differente […].

Inoltre, la gran parte dei maggiori gruppi di animali APPAIONO IMPROVVISAMENTE

nei reperti fossili, completamente formati, e senza che siano stati scoperti

dei fossili che costituiscano una transizione dal loro gruppo ancestrale"

Le nuove scoperte non hanno cambiato la situazione a favore del Darwnismo,

l'hanno peggiorata.

Vi sono dei VUOTI nel cimitero dei fossili,

proprio dove dovrebbero esserci le forme intermedie, ma dove invece NON VI E' NULLA.

Nessun paleontologo che scriva in inglese, francese o tedesco nega questa realtà.

Si tratta semplicemente di un fatto.

 La teoria di Darwin e i reperti fossili che realmente oggi possiamo osservare sono in stridente  conflitto.

- L'Uomo del Nebraska: un dente di maiale -

Nel 1922, Henry Fairfield Osborn, direttore dell'American Museum of Natural History,

dichiarò di aver scoperto un dente molare fossile in Nebraska occidentale,

nei pressi di Snake Brooks, risalente al Pliocene.

Questo dente presentava presumibilmente le comuni caratteristiche dell'uomo e della scimmia.

Ciò fu argomento di profonde discussioni scientifiche, nelle quali alcuni sostenevano

che si trattasse di un dente di Pithecanthropus erectus, mentre altri affermavano che

si approssimasse di più a quello di un essere umano.

Il fossile, che sollevò estesi dibattiti, venne detto "Uomo del Nebraska".

Gli fu anche affibbiato un altisonante "nome scientifico": Hesperopithecus haroldcooki.

Molte autorità diedero il loro sostegno a Osborn.

Sulla base di QUESTO SINGOLO DENTE vennero eseguite ricostruzioni della testa e

 del corpo dell'Uomo del Nebraska,

il quale venne addirittura raffigurato insieme alla moglie e ai figli,

come un'intera famiglia nella sua cornice naturale.

Tutti questi fantasiosi scenari si svilupparono da un solo dente...

I circoli evoluzionisti avvalorarono a tal punto questo "uomo fantasma" che,

allorquando un ricercatore di nome William Bryan si oppose alla tendenziosa decisione di

basarsi su un singolo dente, fu aspramente criticato.

Nel 1927 vennero scoperte altre parti dello scheletro. I nuovi reperti rivelarono che

il dente non apparteneva né a un uomo né a una scimmia,

bensì ad una specie estinta di maiale selvatico americano detto prosthennops.

William Gregory intitolò un suo articolo, pubblicato sulla rivista Science, dove annunciava l'errore:

"Hesperopithecus: in realtà né una scimmia né un uomo".

Ne seguì che tutte le rappresentazioni dell'Hesperopithecus haroldcooki e della

"sua famiglia" furono repentinamente rimosse da tutta la letteratura evoluzionista.

- ANELLI MANCANTI CHE RESTANO MANCANTI... -

Quando Darwin illustrò la propria teoria,

AMMISE TRANQUILLAMENTE CHE FINO A QUEL MOMENTO NON FOSSE STATO RINVENUTO

ALCUN REPERTO FOSSILE A RIPROVA DELLA TRANSIZIONE,

ma affermò che certamente in futuro se ne sarebbero rinvenuti:

"Infine, se la mia teoria è veritiera, innumerevoli varietà intermedie,

anelli di congiunzione tra le specie dello stesso gruppo devono certamente essere esistite.

ALLORA, PERCHE' NON LE TROVIAMO IN MISURA CONSIDEREVOLE

 incastonate in misura considerevole nella crosta della terra?"

 - Charles Darwin -

Ottima domanda... perché?

La semplice LOGICA ci dice che questa teoria è una FAVOLA PER BAMBINI.

Non ha alcun senso parlare di ricerca di "un anello mancante"...

Non manca affatto "un anello" perso chissà dove come un ago in un pagliaio...

Se la teoria dell'evoluzione fosse vera,

dovremmo avere già rinvenuto milioni e milioni di FOSSILI DI TRANSIZIONE che

avrebbero mostrato i vari gradi di sviluppo da una specie all'altra.

NON CI SONO, NON SONO MAI STATI TROVATI.

NE MANCANO MILIONI E MILIONI. 

 "Concordo pienamente con i commenti al libro

in cui si sottolinea l'assenza di prove dirette di transizioni evolutive.

Se mi fosse stata nota l'esistenza di un fossile di questo tipo,

lo avrei certamente incluso tra leargomentazioni

...MA NON ESISTONO"

- Dott. Colin Patterson -

- paleontologo del British Museum di storia naturale e autore del trattato Evolution -

    "L'ASSENZA DI PROVE FOSSILI 

che dimostrino le fasi intermedie tra

le grandi transizioni nella progettazione organica, anzi la nostra incapacità,

anche nella nostra immaginazione, di mappare transizioni funzionali in molti casi, è

 un PROBLEMA PERSISTENTE E FASTIDIOSO per i conti dell'evoluzione gradualistica"

 - Stephen Jay Gould, professore di Geologia e Paleontologia dell'Università di Harvard -

    "In effetti, NON ESISTE UN SOLO REPERTO FOSSILE

non esiste un solo reperto fossile che sia in grado di documentare

 in modo convincente la transizione da una specie all'altra"

 -  evoluzionista Stephen M. Stanley della Johns Hopkins University -

Se la teoria evoluzionista fosse vera OGGI TUTTI dovremmo poter vedere nel nostro mondo, 

milioni di creaturecon caratteristiche e organi in via di sviluppo.

NON CE NE SONO, NON LI VEDIAMO.

La documentazione fossile non solo distrugge la teoria evoluzionista ma prova invece

l'improvvisa apparizione contemporanea, ex nihilo, di innumerevoli forme di vita complesse, perfettamente formate.

Questa osservazione è descritta come "Esplosione Cambriana".

    "Un grave problema nel provare la teoria proviene dalla documentazione fossile,

cioè le impronte delle specie scomparse preservate nelle formazioni geologiche.

Questo ambito non ha mai rivelato tracce delle ipotetiche varianti intermedie di Darwin

 mentre prova che le specie APPAIONO BRUSCAMENTE,

 tale anomalia ha alimentato la tesi creazionista secondo cui ogni specie sia stata creata da Dio"

 - Il paleontologo Mark Czarnecki, evoluzionista -

"Ogni paleontologo sa che la maggior parte delle specie non mutano.

Ciò è fastidioso... mette addosso una terribile angoscia.

Possono diventare un po' più grandi o irregolari, ma restano comunque le stesse specie.

Eppure le prove di questa notevole stasi SONO STATE IGNORATE.

Se le specie non mutano, NON E' POSSIBILE PARLARE DI EVOLUZIONE"

- evoluzionista Stephen J. Gould dell'Università di Harvard -

- conferenza presso lo Hobart e William Smith College -

Ma questa allora è "scienza" o è una sorta di religione pagana?

E' forse possibile parlare di un vera e propria

NEGAZIONE, DI RIGETTO PER LA CREAZIONE DA PARTE DI DIO?

CERTAMENTE:

"E' come se i fossili siano stati piantati senza alcuna storia evolutiva

Inutile dire che l'elemento dell'improvvisa semina

DELIZIA I CREAZIONISTI.

Entrambe le scuole di pensiero (puntazionisti e gradualisti) disprezzano i creazionisti,

ma concordano sul fatto che le lacune siano reali,

 che rappresentino vere e proprie imperfezioni nella documentazione fossile.

 L'unica spiegazione della improvvisa comparsa di tanti

tipi di animali complessi nell'era cambriana sarebbe la

CREAZIONE DIVINA, ED ENTRAMBE LE SCUOLE RIGETTANO

QUESTA POSSIBILITA'"

- Richard Dawkins -

Altro da aggiungere?

"L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia

degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;

poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;

 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità,

si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue;

 perciò essi sono inescusabili,  perché, pur avendo conosciuto Dio,

non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e

 il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.

 Benché si dichiarino sapienti sono diventati stolti"

- Romani 1,18 - -

 - I FOSSILI RACCONTANO UNA STORIA DIVERSA -

I fossili che possiamo tutti osservare e toccare raccontano una storia completamente DIVERSA da

quella "fantasticata", descritta ed "immaginata" dagli "esperti" evoluzionisti...

Se i presunti "anelli mancanti" continuano a mancare MILIONI DI FOSSILI rinvenuti ci dicono che

 NESSUNA FORMA DI TRANSIZIONE SI E' REALIZZATA.

Ognuno dei singoli fossili che i darwinisti hanno sbandierato come forme di transizione

non sono in realtà che invenzioni,

molti fossili sono forme di vita che esistevano una volta, ma che adesso sono estinti.

- EVOLUZIONE? NO: ANIMALI ESTINTI -

Molti scheletri e fossili vennero presentati e vengono ancora oggi ingenuamente presentati come

"PROVE DELL'EVOLUZIONE"

ma si tratta di SEMPLICISSIMI ANIMALI, INCROCI O RAZZE ESTINTE.

Ritrovare lo scheletro di una razza, di un incrocio che oggi non vive più

non dimostra AFFATTO la teoria dell'evoluzione.

Ritrovare un MULO, incrocio tra un ASINO ed una CAVALLA, NON dimostra nessuna "evoluzione"...

Molti animali, molte razze si stanno ESTINGUENDO anche oggi e ritrovare DOMANI 

gli scheletri o i fossili di questi animali non dimostra proprio nulla...

- LO SCANDALO OTA BENGA -

Dopo aver avanzato, ne "L'origine dell'uomo", l'idea che l'uomo fosse evoluto

da un essere vivente simile alla scimmia, Darwin si dedicò alla ricerca dei fossili che convalidassero la

veridicità delle sue asserzioni. Alcuni evoluzionisti, tuttavia, credettero che tali creature si potessero trovare

non solo nei fossili, ma, ancora viventi, in varie parti del mondo.

Agli inizi del XX secolo, le ricerche degli "anelli di transizione viventi"

condussero a degli sfortunati incidenti, il più crudele dei quali è quello del pigmeo Ota Benga.

Ota Benga fu catturato nel 1904 da un ricercatore evoluzionista nel Congo.

Egli aveva una moglie e due figli.

Incatenato e ingabbiato come un animale, venne portato negli USA, dove alcuni scienziati

lo esposero al pubblico alla Mostra Mondiale di St. Louis,

insieme ad alcune specie di scimmie.

Fu presentato come "il vincolo transizionale più vicino all'uomo".

Due anni dopo, fu trasferito nello zoo del Bronx di New York, dove

venne esibito come uno dei "più antichi antenati dell'uomo",

in compagnia di alcuni scimpanzé,

di un gorilla di nome Dinah e di un orang-utan detto Dohung.

Il dottor William T. Hornaday, il direttore evoluzionista dello zoo, espresse in lunghi discorsi l'orgoglio

di ospitare questa eccezionale "forma transizionale"

nel suo zoo e trattò Ota Benga come se fosse un comune animale in gabbia.

La comunità afro-americana si indignò e cominciò a protestare,

 il reverendo James H. Gordon di Brooklyn, che guidò la protesta,

si rivolse al Sindaco della città il quale, non solo rifiutò di riceverlo,

ma si congratulò anche con il Direttore dello zoo.

Dopo tanto scalpitare, il reverendo riuscì a ottenere la custodia del ragazzo, cercò di americanizzarlo,

 gli fece incapsulare i denti, e nel 1910 lo inviò in Virginia dove fu accolto presso una famiglia e

frequentò una scuola. Quando Ota Benga trovò lavoro in una fabbrica di tabacco,

 forte della sua nuova condizione indipendente, iniziò a progettare il suo ritorno in Congo.

Nel 1916, a poco più di trent'anni, Ota Benga accese un fuoco rituale,

 si estrasse le capsule dai denti e con un'arma rubata si sparò un colpo al cuore.

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L'Uomo di Piltdown, l'Uomo del Nebraska, Ota Benga...

Questi scandali dimostrano come gli scienziati evoluzionisti non abbiano esitato a

servirsi di qualsiasi tipo di metodo anti-scientifico

al fine di provare la loro teoria.


(N.d.R: Dedico questo capitolo a Ota Benga.

Voglio SOTTOLINEARE che, nella sua lingua, il nome Ota Benga significa

"AMICO"...

Perdonaci AMICO, perdona la bestialità dell'essere umano che si erge a "dio" e

crede nella sua folle e cieca ottusità di poter "dimostrare" chissà che cosa).

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Genesi 1
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
  Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.  Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
  Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».  Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne.  Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
  Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne.  Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.  E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne:  la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.  E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni  e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne:  Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle.  Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra  e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona.  E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
  Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».  E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
  Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne:  Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 

E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza,

e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo,

sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».

Dio creò l'uomo a sua immagine;

a immagine di Dio lo creò;

maschio e femmina li creò.

Dio li benedisse e disse loro:

«Siate fecondi e moltiplicatevi,

riempite la terra;

soggiogatela e dominate

sui pesci del mare

e sugli uccelli del cielo

e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».

Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo.

 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e

 a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita,

 io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne.

 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

E fu sera e fu mattina: sesto giorno.


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